Le idee visionarie e ambientaliste del principe Antonello Ruffo di Calabria hanno rivissuto momenti di grande commozione lo scorso 23 gennaio a Roma in occasione della presentazione - organizzata dai Piemontesi a Roma e dallo Studio Scopelliti-Ugolini - della sua biografia: "il principe che spostava le colline" di Giusy Colmo Castelvecchi editore.
La storica dell'arte Carla Benocci ha ripercorso i momenti cruciali, le luci e le ombre, dell'esistenza avventurosa, complicata e straordinaria, ricca di slanci e sfide di questo eccentrico principe, fratello maggiore di Paola di Liegi, regina dei Belgi. Un uomo capace di disegnare i paesaggi con la propria fantasia, di circondarsi di arte e cultura come un mecenate d'altri tempi. In piena espansione industriale, nel 1974, crea dal nulla nella sua tenuta la Selva di Paliano alle porte di Roma, il primo parco ornitologico italiano che sarà frequentato da milioni di visitatori.
"Ci ha lasciato una grande eredità - ha sottolineato Fulco Pratesi presidente onorario del WWF italia e autore della prefazione al libro - la Selva di Paliano, un polmone verde che dobbiamo custodire e rilanciare. Sono orgoglioso di averlo aiutato nella sua lunga ed estenuante battaglia - purtroppo persa - contro i cacciatori".
L'autrice ha infine ripercorso l'incontro del tutto casuale con il principe Ruffo da cui è nata l'idea del libro: "ha consegnato la sua storia di vita ad una sconosciuta; raccontare il suo vissuto è stata un'esperienza intensa e unica. Una sfida enorme che mi ha permesso di consegnare agli altri sulle pagine di un libro memoria e ricordi di un'esistenza veramente straordinaria".
La presentazione è stata moderata dalla giornalista di radio Rai Alessandra Rauti.
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