martedì 31 maggio 2016

Nasce il comitato delle Dame di Aristocrazia Europea.


 
 
Contessa Donna Beatrice Del Balzo dei Duchi di Presenzano
Donna Barbara dei Conti Delitala
Marchesa Ellera Ferrante di Ruffana

Baronessa Barbara Ferrari Ardicini
N.D. Contessa Emanuela Ganassini di Camerati e Lumiago
Baronessa Veronica Jonghi Lavarini von Urnavas
Contessa Katia Melzi d’Eril dei Duchi di Lodi
Contessa Emanuela Romei Longhena
Principessa Donna Giacinta Ruspoli di Cerveteri
Contessa Stefania Savoldi Bellavitis d'Urcei
 
Informazioni e adesioni: tradizioneuropea@gmail.com

lunedì 30 maggio 2016

Bisanzio: principi, mito e tradizione...


La discussione sulla legittimità dei titoli principeschi imperiali bizantini, sinceramente, è una questione che non mi appassiona particolarmente. Peraltro, la materia è assai complessa e difficilmente dirimibile perché, al di là delle sentenze della giustizia ordinaria repubblicana e delle consuetudini nobiliari ereditate dalla monarchica italiana (e cattolica), tali pretensioni si poggiano su una vasta e diversa tradizione orientale ortodossa, greca e slava, dove i titoli venivano trasmessi anche per linea femminile, ai non consanguinei, a figli adottati e persino a terzi appositamente scelti, come, del resto, già avveniva anche nell’Impero Romano di Occidente.

Se volete il mio modesto parere, l’unico autentico erede al trono virtuale di Costantinopoli  (con tutti i documenti in regola ed i riconoscimenti ufficiali dello SMOM, degli Ordini Costantiniani e della Chiesa di Roma) è lo schivo, sobrio e colto Prof. Roberto Comneno d’Otranto (Sua Altezza Imperiale il Principe e Duca), studioso e imprenditore, Docente di Economia del Turismo alla Università Statale Bicocca di Milano, e, non a caso, presidente del comitato scientifico di Assocastelli.

Tutti gli altri, pur con giustificate motivazioni storiche e giuridiche ed anche con qualche tipo di riconoscimento delle chiese ortodosse autocefale, vengono decisamente "dopo e dietro", compresi i miei simpatici amici Davide Pozzi Sacchi (di Epiro) e Stefan Cernetic (del Montenegro). Di seguito, sempre su questo argomento, pubblico un breve articolo storico del Prof. Roberto Romano, inviatomi dal nostro consocio Marchese Dott. Fabio Guasticchi, sulla legittimità dei titoli di Luigi Picco Lavarello e del suo sodalizio cavalleresco costantiniano.

Per concludere, penso che più che a titoli e corone immeritatamente ereditate e, troppo spesso, anche mal portate e gestite, dobbiamo concentrare la nostra attenzione ed i nostri sforzi nella attualizzazione dei concetti spirituali, filosofici e metapolitici di cavalleria, nobiltà e impero, nel loro profondo significato, etimologico e tradizionale, di impegno per la propria comunità ed il proprio territorio, di selezione e governo dei migliori, di Europa cristiana dei popoli e delle identità.

Roberto Jonghi Lavarini




venerdì 13 maggio 2016

RUSPOLI: la Tradizione continua!


La Principessa Donna GIACINTA RUSPOLI di Cerveteri, degna figlia di Suo Padre, il nostro carissimo "Principe Nero" SFORZA Lillio, storico Alfiere della Tradizione e paladino della giustizia sociale, ha deciso di impegnarsi in prima persona per la sua città. candidandosi alle prossime elezioni comunali di ROMA. A Lei tutta la nostra stima ed il nostro sostegno!

sabato 7 maggio 2016

La Nobiltà Nera sempre al servizio di Roma.

 
La giovane Principessa GIACINTA RUSPOLI, figlia del nostro mitico Sforza Lillio , è candidata al consiglio comunale di Roma, a sostegno di Giorgia Meloni sindaco. Ancora una volta, la Nobiltà Nera, con autentico spirito di servizio, scende in campo per il bene della Città Eterna. Già il padre, da sempre impegnato politicamente a destra, fu candidato sindaco e consigliere comunale capitolino del Movimento Sociale Italiano.

lunedì 2 maggio 2016

Tradizioni e Tradizione...


Sua Maestà Kigeli V (Jean-Baptiste Ndahindurwa, Gran Principe Tutsi della Dinastia degli Abanyiginya,) Re titolare del Ruanda, in esilio, importante figura internazionale, impegnata in molteplici attività diplomatiche ed umanitarie, ha nominato il rappresentante della nostra Associazione Culturale Aristocrazia Europea, Barone Roberto Jonghi Lavarini, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Reale del Tamburo, titolo ereditario nobilitante.
 
 
“Esistono valori e consuetudini specifiche, le tradizioni culturali e religiose, locali e nazionali, quelle patriottiche ed identitarie, ovvero della terra dei propri padri, ai quali ogni popolo deve essere fedele. Ma esiste una Tradizione superiore, universale, spirituale, che accomuna tutti i popoli fedeli a se stessi. I concetti tradizionali, immanenti nello spazio-tempo, di cavalleria, aristocrazia e monarchia fanno certamente parte di questo patrimonio, in Europa come nel resto del mondo.” Questo il commento di Roberto Jonghi alla sua nomina.